IMPEGNO COMUNE PER EVITARE CHE L’ACQUA DIVENTI UN BUSINESS PER POCHI ED UN PROBLEMA PER MOLTI

L’Unione Europea delle Associazioni di Gestione delle Acque (EUWMA) rappresenta le organizzazioni pubbliche, locali e regionali di gestione delle acque di dieci stati membri dell’UE: Belgio, Italia, Ungheria, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Romania e Paesi Bassi.

EUWMA è stata fondata nel 1996 con l’obiettivo primario di aumentare la cooperazione tra le associazioni europee di gestione delle acque, in modo da fornire informazioni pertinenti, documenti di posizione e documenti politici ai governi nazionali, alla Commissione europea, al Parlamento europeo e ad altre istituzioni pertinenti.

E’ il portoghese Josè Nuncio, il nuovo Presidente di turno della European Union of Water Management Association (E.U.W.M.A.), nominato dall’Assemblea svoltasi nel Paese lusitano; subentra all’italiano, Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), il cui mandato si è caratterizzato, soprattutto, per contrastare in ambito comunitario l’affermarsi di derive culturali, che tendessero a contrapporre agricoltura ed ambiente, lavorando altresì per riportare un sostenibile equilibrio nel restauro della natura e nel governo dell’acqua, evitando approcci ideologici.

A consegnare il testimone associativo nelle mani del neoPresidente è stato il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano, presente ai lavori svoltisi nella città di Evora.

Di fronte alle conseguenze della crisi climatica è ormai unanime la convergenza di EUWMA sulla necessità di nuove infrastrutture capaci di trattenere maggiori quantità d’acqua da utilizzare nei momenti di bisogno: è stato questo, infatti, il tema centrale della due giorni di assise unitamente alla questione della “governance” in materia idrica per evitare che l’acqua diventi un “business” per pochi ed un problema per molti.