Grazie all’inventiva e alle capacità degli operatori forestali a lavoro sugli alberi lungo il Mensola, i tronchi diventano sedute, tavoli, giochi e abbellimenti naturali per il Parco
Check up completato per gli alberi più grandi presenti lungo il Torrente Mensola, nel tratto che costeggia le casse di espansione e il Parco in zona Coverciano a Firenze: nei mesi scorsi si era proceduto ad esaminare con attenzione le grandi querce presenti lungo il corso d’acqua, dapprima con una valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche secondo il metodo VTA (Visual Tree Assessment) e poi anche con ulteriori approfondimenti strumentali arrivando a stabilire la necessità di procedere con diverse potature di alleggerimento e solo 4 abbattimenti su quasi 70 piante verificate; intervento certamente doloroso vista la grandezza e l’alta qualità delle specie ma necessario per garantire la sicurezza idraulica e l’incolumità dei frequentatori dell’area.
Lavori eseguiti dal Settore Forestale del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, in sinergia con il Comune di Firenze, proprietario dell’area del Parco che insieme hanno poi stabilito di riutilizzare il pregiato legno tagliato per realizzare sedute, tavoli, giochi e abbellimenti naturali direttamente sul posto.
“Nell’ambito del percorso di partecipazione per il nuovo Piano del verde – ha detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re – era emerso da parte degli stessi cittadini il desiderio di arredi realizzati con materiali sostenibili. Come i giardinieri del Comune hanno fatto alle Cascine, sono tronchi che dovevano essere portati via dal parco del Mensola per essere smaltiti, e anche qui abbiamo chiesto al Consorzio di Bonifica che fossero recuperati e riutilizzati come panchine e creazioni in legno che stanno riscuotendo apprezzamento da grandi e bambini”.
“Si tratta di lavori frutto della fantasia e della manualità di operatori forestali specializzati e di lunga esperienza che non costituiscono arredi ufficiali e dunque da ammirare e utilizzare con le dovute attenzioni e cautele – specificano da Consorzio e Comune e tuttavia, commenta il Presidente del Consorzio Marco Bottino – sono il segno dell’affetto e della cura crescente verso la seconda area verde pubblica della città per estensione”.