Una delle ultime infografiche del progetto sul contratto di fiume del torrente Pesa

Sottoscritto il 2 febbraio 2019 presso Antinori nel Chianti Classico, il Contratto di fiume del torrente Pesa conta ben 60 firmatari e interessa 2 province (Firenze, Siena) comprendenti 9 comuni.

Si tratta di un’esperienza pilota avviata tramite un percorso partecipato dal titolo “Pesa anche tu” finanziato dall’Autorità Regionale per la Garanzia e la promozione della partecipazione e inizialmente promosso dal Consorzio di Bonifica. Tale percorso, coordinato poi con grande dedizione dall’Assessore del Comune di Montelupo, Lorenzo Nesi, ha condotto a risultati importanti: l’individuazione di uno scenario in cui operare, la definizione di obiettivi da raggiungere e conseguenti azioni mirate, oltre all’impegno ad attuarle attraverso la sottoscrizione del “Contratto di Fiume”. Un “patto” tra realtà eterogenee fra loro, fra cui la Regione Toscana, la Città Metropolitana di Firenze, la Provincia di Siena, tutti e 9 i comuni che insistono sull’asta del Pesa (tra cui Montelupo, Lastra a Signa, Scandicci, San Casciano e Tavarnelle), il Consorzio Bonifica 3 Medio Valdarno, l’Autorità Idrica Toscana, l’Autorità di distretto dell’Appennino settentrionale, l’Università degli studi di Firenze – Dida, il Centro Ornitologico Toscano, oltre a una serie di associazioni ambientaliste e culturali (Circolo ricreativo Turbone “Moreno Gracci”, CIRF – Centro italiano per la riqualificazione fluviale, Comitato promotore Centro Tradizioni Popolari Empolese Valdelsa, Legambiente Chianti fiorentino, l’ittiologa Annamaria Nocita, la Proloco San Vincenzo a Torri, Un paese ritrovato – Circolo Toscanini di Ginestra Fiorentina, il WWF Toscana).

Il progetto si muove lungo due direttrici: da un lato l’attuazione di forme di coordinamento e pianificazione territoriale, che possano essere riconosciute e messe a sistema dalla Regione e dall’altro il coinvolgimento e la sensibilizzazione della popolazione.

Ma c’è di più: attraverso il Patto costitutivo è stata promossa la concertazione e l’integrazione delle politiche a livello di bacino idrografico, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi la salvaguardia dal rischio idraulico, e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio ambientale, sociale e culturale.

“Tutto questo è stato fatto per tutelare un territorio e un ecosistema che fino a poco tempo fa rischiava di trovarsi in condizioni critiche a causa delle logiche frammentarie con le quali veniva gestito – commenta il Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Paolo Masetti – e continua ancora ad essere importante per la risorsa idrica, l’habitat naturale, il paesaggio e la promozione sociale della vallata; per questo, non possiamo che augurare ancora una volta un buon compleanno e confidare in una sua lunga durata”.