Questi sono i numeri principali del Consorzio dal punto di vista delle opere idrauliche: 5 sono gli impianti idrovori in gestione ed esercizio al Consorzio; 64 sono le casse di espansione già esistenti e manutenute dal Consorzio e altre sono in avanzato stato di progettazione, finanziamento o realizzazione (basti pensare alle casse di espansione sul torrente Mensola, le opere di laminazione di prossima realizzazione sul bacino del torrente Pesa, le prossime casse nella piana fra Pistoia e Prato); 4.824 è il conteggio delle opere e manufatti puntuali censiti ad oggi fra cateratte, briglie, traverse, soglie, pennelli, opere di presa, sfioratori, rampe, ecc. Numero destinato a crescere ogni giorno grazie a nuovi interventi di sistemazione per una sempre maggiore sicurezza idraulica dell’intero territorio del Medio Valdarno.
Per quanto riguarda le attività sono 2.400 circa i km di sponde e argini di fiumi e torrenti, nelle città e nelle campagne, in pianura come in montagna su cui il Consorzio cura, direttamente o attraverso appalti e accordi quadro, lo sfalcio e il controllo della vegetazione con periodicità diverse a seconda delle necessità di vigilanza e del grado di rischio idrogeologico.
Tagli selettivi
Rientra tra le manutenzioni ordinarie anche il controllo della vegetazione arborea perifluviale affidato al Settore Ambiente del Consorzio formato da qualificati tecnici ed operatori forestali. I tagli selettivi vengono effettuati con cicli di 2-5, 5-10 e 10-20 anni a seconda delle zone, sono frutto di un programma condiviso con le amministrazioni e associazioni locali e seguono attente analisi sulle caratteristiche del corso d’acqua e pianta per pianta con specifiche valutazioni relative al rischio idraulico potenziale, alla qualità delle specie e alla più giusta tecnica colturale per il ringiovanimento e la riqualificazione della fascia riparia.
La pubblicazione completa I PRIMI CINQUE ANNI DI CBMV / 2014-2018 (PDF) è scaricabile da qui.