Secondo gli scienziati del The GlaMBIE Team che hanno pubblicato su Nature lo studio “Community estimate of global glacier mass changes from 2000 to 2023”, lo scioglimento dei ghiacciai in tutto il mondo sta esaurendo le risorse regionali di acqua dolce e sta provocando un innalzamento sempre più rapido dei livelli globali del mare.
La ricerca è stata condotta nell’ambito del Glacier Mass Balance Intercomparison Exercise (GlaMBIE) in collaborazione con il World Glacier Monitoring Service (WGMS) che ha sede presso l’Università di Zurigo (UZH) e con l’università di Edimburgo e Earthwave Ltd, che punta a produrre una stima della perdita di massa dei ghiacciai a livello globale. Il team di GlaMBIE ha coordinato la compilazione, la standardizzazione e l’analisi di diversi dati provenienti da misurazioni sul campo e da una vasta gamma di diversi tipi di missioni satellitari ottiche, radar, laser e gravimetriche di vari paesi e combinando diversi dati provenienti da queste molteplici fonti, producendo una serie temporale annuale della variazione della massa dei ghiacciai per tutte le regioni glaciali del mondo dal 2000 al 2023 e sfruttando una varietà di satelliti che inizialmente non erano stati progettati specificamente per il compito di monitorare i ghiacciai a livello globale.
Grande il plauso tra gli studiosi per il fatto che questi dati forniscono anche una preziosa base di partenza per aiutare le regioni ad affrontare le sfide della gestione delle scarse risorse di acqua dolce e contribuire allo sviluppo di efficaci strategie di mitigazione per combattere l’innalzamento del livello del mare. Lo studio evidenzia che, tra il 2000 e il 2023, i ghiacciai hanno perso complessivamente 6542 miliardi di tonnellate di ghiaccio, contribuendo all’innalzamento globale del livello del mare per 18 millimetri.
Oggi i ghiacciai sono al secondo posto tra i fattori che contribuiscono all’innalzamento globale del livello del mare, dopo l’espansione termica legata al riscaldamento degli oceani. Superano i contributi della calotta glaciale della Groenlandia, della calotta glaciale dell’Antartide e dei cambiamenti nello stoccaggio delle acque terrestri. Non solo: oltre all’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta una perdita significativa di risorse d’acqua dolce a livello regionale. I ghiacciai sono infatti risorse d’acqua dolce vitali, soprattutto per le comunità locali dell’Asia centrale e delle Ande centrali, dove i ghiacciai dominano il deflusso durante le stagioni calde e secche.
«Per mettere le cose in prospettiva», evidenziano i ricercatori del team «le 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio persi ogni anno equivalgono a quanto l’intera popolazione globale consuma in 30 anni, ipotizzando tre litri a persona al giorno». Lo studio è un’importante pietra miliare nella preparazione dell’International Year of Glaciers’ Preservation e della Decade of Action for Cryospheric Sciences (2025–2034) dell’Onu.
Riunire così tanti team di ricerca diversi da tutto il mondo in uno sforzo congiunto per aumentare la nostra comprensione e certezza della perdita di ghiaccio dei ghiacciai è stato estremamente prezioso, suscitando di riflesso un più forte senso di collaborazione all’interno della comunità scientifica.
fonte https://www.greenreport.it