Commenti soddisfatti del Presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno e ANBI Toscana Marco Bottino, del Segretario dell’Autorità di Distretto, Massimo Lucchesi e del Presidente di ANBI Nazionale, Francesco Vincenzi.

“Un passo avanti importante, un grande riconoscimento per chi lavora quotidianamente per il futuro del pianeta” sono queste le parole del Presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino alla notizia dell’approvazione dell’approvazione definitiva dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione.

Il primo, in cui si precisa che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”, prosegue ora con “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. L’articolo 41 invece dice che l’iniziativa economica è libera ma “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”: a questi sono aggiunti anche “alla salute, all’ambiente”.

“La notizia non può che riempirci di soddisfazione dato che il ruolo dell’Autorità di Bacino è strettamente connesso alla tutela dell’ambiente – commenta così Massimo Lucchesi segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino settentrionale – Si tratta per noi di un passaggio importante perché sentiamo la responsabilità del nostro ruolo in chiave di tutela dell’ambiente: un impegno che stiamo portando avanti su più fronti”.

“L’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi  in Costituzione è non solo un significativo atto di responsabilità verso le generazioni future, ma un fondamentale diritto civile, riconosciuto al territorio, che auspichiamo sia perno del nuovo modello di sviluppo, cui l’Italia deve ambire. Ora, però, ci aspettiamo scelte politiche conseguenti ad iniziare dall’approvazione della legge contro il consumo di suolo, che giace da circa 9 anni nei meandri parlamentari. Ogni giorno, in Italia continuano ad essere impermeabilizzati  15 ettari di territorio, cioè 2 metri quadri al secondo, incrementando la fragilità del Paese di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico.” A dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).