Da giugno a oggi sono 14 gli incendi che hanno colpito il Parco della Piana Fiorentina, Legambiente Toscana sporge denuncia verso ignoti.

L’area dove si sono concentrati gli incendi è circoscritta a quella di “Podere la Querciola”, gestita dal Circolo CIAS Legambiente Sesto Fiorentino, intorno alla cassa di espansione.
Nel 2012 il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha svolto delle attività di manutenzione nella cassa di espansione e nel canale di adduzione mentre nel 2018 ha completato una serie di lavorazioni mirate a risolvere delle problematiche volte all’assetto definitivo della cassa di espansione. Tra gli interventi realizzati: la creazione di barriere naturali e recinzioni per regolamentare gli accessi, la piantagione di specie arboree tipiche della zona e la costruzione di un’area attrezzata con cartellonistica esplicativa.

La superficie completamente bruciata è di circa 20 ettari, che ha causato la distruzione di 3 capanni di monitoraggio e delle lavorazioni gestite dal Consorzio di Bonifica, e infiniti danni alla flora e alla fauna locale.
Per questo ieri, 22 ottobre 2025, il Presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e il Presidente di CIAS Legambiente Sesto Fiorentino Stefano Matti, hanno sporto formalmente denuncia verso ignoti.

“I fatti denunciati da Legambiente sono gravi e inquietanti- afferma il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi- La Querciola è un’area di proprietà comunale sulla quale abbiamo investito e continuiamo ad investire affinché possa essere conosciuta e fruita da tutta la comunità, uno scrigno di biodiversità che è l’embrione del Parco agricolo della Piana”.

“Come cittadini ci sentiamo tutti colpiti dagli incendi al Podere Querciola per i danni provocati alle strutture e all’ambiente particolarmente ricco di specie animali e vegetali – è la dichiarazione del Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Paolo Masetti – ma ancora di più ci sentiamo parte offesa, insieme a Legambiente, a cui va tutta la nostra solidarietà, perché alla funzione idraulica, paesaggistica e naturalistica di quell’area abbiamo fattivamente contribuito più volte negli anni anche come Consorzio di Bonifica. Ci auguriamo che prima possibile possano essere accertati e fermati i responsabili di questi atti vigliacchi”.