Domenica si festeggia il “World Wetlands day”: nel Medio Valdarno, oltre le casse di espansione del Consorzio, anche gli stagni di Focognano e l’Oasi di Arnovecchio
Il 2 febbraio di ogni anno ricordiamo l’anniversario della Convenzione di Ramsar del 1971: è il primo vero trattato intergovernativo con scopo mondiale che si occupa della conservazione e della gestione degli ecosistemi naturali.
Cosa sono le zone umide, però? Una zona umida è un ambiente naturale che presenta la presenza congiunta di terreno e acqua in diverse modalità. La definizione del trattato così sottolinea: “Ai sensi della presente Convenzione si intendono per zone umide le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri. Ai sensi della presente convenzione si intendono per uccelli acquatici gli uccelli ecologicamente dipendenti dalle zone umide.”
Sono 11 le zone di importanza internazionale della Toscana secondo il trattato di Ramsar, dal Padule di Fucecchio alla Laguna di Orbetello, ma nessuna ricade nel comprensorio di bonifica del Medio Valdarno; questo non significa che in prossimità dei corsi d’acqua di nostra gestione non vi siano piccole, ma importantissime, aree umide: oltre gli Stagni di Focognano a Campi Bisenzio, oasi gestita dal WWF, molte delle ‘nostre’ casse di espansione costituiscono di progetto o di fatto una piccola zona umida in grado di favorire la presenza di fauna e flora tipiche di queste “Wetlands”.
Altra area umida del territorio è l’Oasi di Arnovecchio, fra Empoli e Montelupo Fiorentino, dove proprio in occasione della campagna nazionale dedicata alle zone umide, la locale sezione di Legambiente organizza una visita guidata tematica dalle 9 alle 11. Maggiori informazioni disponibili qui: Arnovecchio, giornata mondiale delle zone umide