Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno compie formalmente 10 anni; l’atto costitutivo, votato in occasione della prima assemblea unitaria del 26 febbraio, stabilisce il 1 marzo 2014 come data fondativa ufficiale del nuovo ente di bonifica nato a seguito della riforma regionale L.R. 79/2012.

È a partire proprio dal 1 marzo 2014 che il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno è subentrato totalmente ai tre precedenti consorzi di bonifica della Toscana Centrale, Ombrone Pistoiese e Area Fiorentina assumendo anche le funzioni di bonifica delle ex comunità montane della Val di Bisenzio e Mugello Val di Sieve.

A commentare i primi 10 anni di esistenza, attività e guida del CBMV è il Presidente Marco Bottino: “10 anni di lavoro intenso, frutto di una riforma illuminata. Una sfida importante che abbiamo vinto grazie al lavoro straordinario di tutti i nostri dipendenti. Un rapporto con il territorio sempre piu’ stretto che al termine di questi 10 anni ha consentito di investire 268 milioni di euro nel nostro comprensorio. La manutenzione dei corsi d’acqua anche all’interno dei nostri principali centri urbani portata ad esempio a livello nazionale. Tutto questo non puo’ che renderci soddisfatti”.

Un compleanno che tuttavia non dimentica i giorni degli eventi meteo più intensi che hanno colpito in questo tempo alcune aree del territorio, da Bagno a Ripoli alla Valdelsa fino ad arrivare alla più recente e drammatica alluvione della Piana fra Firenze, Prato e Pistoia nel novembre 2023.

“Per questo il lavoro di prevenzione contro il rischio idraulico e per la cura del reticolo, anche dal punto di vista ambientale e paesaggistico deve continuare e continua come prima e anche meglio di prima grazie alle conoscenze e agli strumenti tecnologici sempre più avanzati che via via abbiamo a disposizione, grazie all’esperienza di una squadra di professionisti sempre più affiatata ma soprattutto grazie ad una accresciuta consapevolezza del rischio che confidiamo possa tradursi presto in più risorse economiche e dunque più opere di difesa per i territori, specie per quelli più fragili”.