Si chiama Poligono del Giappone (Reynoutria Japonica) ed è una delle piante inserite nella lista delle 100 specie più invasive del mondo: il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno avvia una sperimentazione per il suo contenimento sui torrenti del pistoiese, dove come in molte altre zone d’Italia si sta espandendo in maniera davvero preoccupante

Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha avviato una prima sperimentazione sulla pianta infestante denominata Poligono del Giappone (Reynoutria Japonica) a partire da una serie di aree di saggio individuate sul Torrente Vincio di Montagnana, uno dei corsi d’acqua del pistoiese maggiormente colpito dalla proliferazione di questa specie aliena.

“Sono state individuate tre aree differenti sulle sponde del torrente Vincio di Montagnana, corso d’acqua su cui è particolarmente abbondante la presenza di Poligono del Giappone – spiegano i tecnici del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – Nelle tre aree verranno individuate, tramite apposizione di picchetti a terra, le parcelle sperimentali nelle quali verranno studiati gli effetti dei diversi trattamenti proposti per il contenimento della pianta. I trattamenti di cui si verificheranno i risultati sono: sfalci successivi (6/7 sfalci da ripetere con cadenza regolare da maggio ad ottobre); sfalcio e copertura con telo ombreggiante; pascolamento con equini; nessun trattamento. Per ognuna delle parcelle sperimentali di intervento individuate nei 3 test-sites si rileveranno prima di ogni trattamento i seguenti dati: numero di fusti presenti; diametro dei fusti presenti (misurato al “colletto”); altezza dei fusti da confrontare dunque con la fascia senza interventi (area “buffer”).

Il Poligono del Giappone è una specie originaria dell’Asia Orientale, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Fu introdotta in Europa a scopo ornamentale a metà del 1800, diffondendosi rapidamente anche in Italia. L’espansione di questa pianta può causare maggiore erosione del suolo fino a compromettere la stabilità degli argini dei corsi d’acqua, mentre negli spazi urbanizzati può spaccare muri e pavimentazioni con i rizomi.

Molto difficile da eliminare se una popolazione è già insediata, le tecniche di lotta da adottare dipendono principalmente dall’obiettivo dell’intervento (eradicazione o contenimento).

In Europa è per fortuna presente solo con piante femminili e per questo motivo la sua propagazione avviene per moltiplicazione vegetativa e principalmente durante lavori di movimentazione dei suoli: la terra che contiene suoi frammenti può dare avvio ad una nuova colonizzazione e la corrente dei corsi d’acqua è poi il principale alleato per trasportare frammenti anche a lunghe distanze. È così che il Poligono del Giappone si insedia di preferenza lungo i corsi d’acqua e si diffonde rapidamente lungo gli argini pur essendo diffusa anche lungo i bordi di strade e ferrovie e negli incolti, invadendo gli ambienti naturali dove compete con la vegetazione autoctona determinando la banalizzazione della vegetazione dell’area colonizzata, con conseguente riduzione della biodiversità locale.

“Ancora una volta il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno si distingue per avanguardia nella gestione integrale dei corsi d’acqua, anche dal punto di vista della biodiversità fluviale – spiega il Presidente del Consorzio Marco Bottino – La nostra è infatti una delle prime sperimentazioni della Toscana, dopo che ormai da qualche anno  si stanno prendendo provvedimenti di contenimento ed eradicazione in diverse aree protette e parchi fluviali del nord Italia”.