Flessibile, agile e intelligente, è il risultato di un percorso di sperimentazione istituzionale. Condiviso con i Sindaci dei comuni metropolitani prevede anche la valorizzazione della “rete fluviale”
Adottato in Consiglio metropolitano il 17 aprile 2024, il Piano Territoriale Metropolitano (Ptm) prevede la pubblicazione sul Burt, per dare la possibilità agli interessati di presentare eventuali osservazioni e proposte entro novanta giorni.
Presentato già il 12 marzo 2024 a tutti gli attori coinvolti nella sua stesura, in particolare i Comuni metropolitani, e poi il 12 aprile 2024 agli ordini e collegi professionali, il nuovo Piano orienta, in modo propulsivo e complementare, le politiche di trasformazione e governo dei territori adottate dai Comuni, favorendo una modalità innovativa di concepire la pianificazione territoriale ordinaria, grazie a contenuti che propongono visioni e azioni di governance coordinate, integrate e dinamiche, inserite in una scala metropolitana.
Le strategie di piano sono pensate per rispondere alle esigenze dei territori omogenei che compongono la Città metropolitana e riguardano principalmente le zone del Mugello e Romagna Toscana, la Val di Sieve, l’Area Fiorentina, il Val d’Arno Fiorentino, il Chianti, il Val d’Arno Empolese, la Val d’Elsa.
Al centro di tutti gli interventi, c’è l’idea di connettere capillarmente il centro alla periferia, con l’obiettivo di garantire accessibilità ai servizi ed al trasporto pubblico locale alle famiglie che vivono nelle zone più remote, contrastare l’abbandono scolastico e la conseguente povertà educativa, offrendo opportunità di accesso alla scuola e all’università attraverso servizi e infrastrutture abilitanti che promuovano la partecipazione attiva dei giovani in maniera coerente con le esigenze del tessuto produttivo locale; Valorizzare e tutelare il territorio, le risorse naturali e il paesaggio anche attraverso interventi e investimenti per la riduzione del rischio idrico su ampia parte del territorio; sostenere politiche volte ad una strategia turistica unitaria e alla creazione di un Distretto Rurale.
Un altro obiettivo comune è quello di alzare il livello del sistema produttivo finalizzato e aumentare la qualità del lavoro.
Altra politica con una visione metropolitana è quella della Valorizzazione della rete fluviale metropolitana quale infrastruttura blu di legatura e connessione territoriale, grazie allo sviluppo di progettualità lungo i corsi d’acqua che bilancino una corretta fruizione degli spazi fluviali con la tutela della biodiversità mediante un approccio eco-sistemico. Si promuovono l’attivazione dei contratti di fiume per promuovere la cooperazione e collaborazione intercomunale; i corridoi ecologici fluviali per salvaguardare la funzione ecologica dei fiumi e dei corsi d’acqua, potenziandone la capacità di connessione ambientale e naturale, conservando la vegetazione riparia e ri-naturalizzando i corpi idrici; la creazione di attrezzature per la fruizione dei corsi d’acqua e attività economiche, sportive, ricreative e sociali volte alla fruizione degli ambiti fluviale, al fine di riscoprire un rinnovato rapporto sinergico tra i cittadini metropolitani e i corsi d’acqua.