Nei prossimi giorni, a partire dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, saranno recapitati a casa gli avvisi di pagamento relativi al contributo di bonifica 2019.

Sono in arrivo nei prossimi giorni a casa di oltre 500 mila proprietari di immobili (persone fisiche, società ed enti) gli avvisi di pagamento relativi al contributo di bonifica del Medio Valdarno per l’anno 2019.

Subito una precisazione molto importante: a causa di problemi tecnici nella fase di stampa e postalizzazione degli avvisi (servizio affidato al Gruppo Poste Italiane/Postel dai consorzi di bonifica toscani con gara di appalto unifica a livello regionale), il recapito per il Medio Valdarno previsto per il mese di dicembre, ha subito un ritardo tale per cui il Consorzio ha deciso di spostare la data di scadenza del pagamento al 17 febbraio (invece che 16 gennaio come indicato sull’avviso).

Dunque, ripetiamo, c’è tempo per adempiere alla richiesta con tranquillità e senza alcun problema; come spiegato già più volte infatti in questa prima fase di riscossione quello che arriva a casa è una semplice comunicazione nella quale sono indicati importi e modalità di versamento che ciascun consorziato proprietario di immobili nella media valle del Fiume Arno deve versare secondo una proporzionale ripartizione delle spese 2019 per la manutenzione delle opere idrauliche e dei corsi d’acqua che attraversano le città di Firenze, Pistoia, Prato, Empoli e le campagne della Valdelsa, del Mugello, della Valdisieve, del Chianti, delle vallate dell’Ombrone Pistoiese e dei comuni a nord di Siena.

Gli importi sono per quasi l’85% dei consorziati inferiori a 50 euro annui (e solo in caso di mancato pagamento dell’avviso si genera la cartella dell’Agente della Riscossione) ma è grazie al contributo di bonifica che si riesce ogni anno a mettere in campo circa 19 milioni di investimenti in sicurezza idraulica a cui si sommano poi finanziamenti regionali e nazionali per le manutenzioni straordinarie e le nuove opere; soldi raccolti dal territorio e spesi direttamente sul territorio, a partire dai fiumi – come l’Arno tra Firenze ed Empoli, l’intera Elsa, il Bisenzio e la Sieve – e torrenti, come l’Ombrone Pistoiese, il Mugnone, il Terzolle, la Pesa, la Greve e l’Ema, i canali di bonifica della Piana Fiorentina e i fossi e rii minori dalla montagna alla pianura.

Questi i numeri fondamentali, riportati per chiarezza di informazione anche nell’avviso che arriverà a casa: 6 province e 62 comuni interessati, 3516 kmq di superficie e 5533 km di reticolo da gestire con 5 impianti idrovori, 64 casse di espansione e oltre 4824 tra cateratte, briglie, traverse, etc. su cui il Consorzio ogni anno cura lo sfalcio e il controllo della vegetazione per circa 2400 km, esegue circa 500 interventi puntuali su segnalazione e compie attività di vigilanza e manutenzione grazie a personale tecnico ed operativo altamente qualificato e 129 mezzi d’opera di proprietà fra trattori, escavatori, camion e mezzi speciali.

Dal punto di vista dei servizi ai contribuenti il Consorzio mette a disposizione il proprio Numero Verde 800 672 242, oltre all’e-mail: contributi@cbmv.it, la PEC: info@pec.cbmv.it e alcuni sportelli sul territorio: a Firenze Osmannoro, Pistoia, Empoli, Borgo San Lorenzo e Vernio.

Il Consorzio conferma infine lo slogan: PIÙ SI CURA L’ACQUA, PIÙ SICURI TUTTI – CON IL CONTRIBUTO DI BONIFICA perché, come spiega il Presidente Marco Bottino, “è grazie al contributo di bonifica che di fronte alla fragilità dei nostri territorio e ai cambiamenti climatici il Consorzio può essere uno dei più efficaci protagonisti locali nella sfida ambientale per il futuro del nostro pianeta”.

Per approfondimenti: Numero Verde 800 672 242 / www.cbmv.it / www.mediovaldarno.it o profili social del Consorzio.

APPROFONDIMENTO

In virtù della diversa normativa in materia e in particolare della Legge Regionale 79/2012 e del Piano di Classifica del Medio Valdarno sono chiamati a contribuire tutti i proprietari di immobili (terreni e fabbricati) beneficiati dall’attività del Consorzio con importi ricalcolati in modo più equo e proporzionale rispetto al precedente assetto frammentato con molti più consorzi, enti di bonifica e comunità montane. Il nuovo Piano di Classifica è il documento tecnico che descrive il territorio, lo mappa e fornisce i parametri per suddividere tra tutti i consorziati il costo dell’attività di bonifica in proporzione al beneficio ottenuto, operazione assimilabile alla suddivisione millesimale delle spese solitamente operata dall’amministratore di un condominio. Tutti i riferimenti normativi e le spiegazioni principali su calcolo degli importi, modalità e scadenze di pagamento sono riportati nella lettera che accompagna il bollettino, presente nonostante siano attivati numerosi diversi canali di pagamento, anche online: la riscossione mediante avvisi evita di far arrivare direttamente una cartella esattoriale, che invece sarà emessa solo in caso di mancato pagamento, e permette al contribuente di effettuare approfondimenti, verifiche o variazioni senza fretta, né aggravio o altra preoccupazione, basta mettersi in contatto con il Consorzio. Questa fase di riscossione bonaria è più economica per i consorziati, ma anche per il Consorzio, che può così dedicare maggiori risorse per la gestione dei corsi d’acqua.